“Niente nella natura può farci del male, se siamo felici ed in armonia. Al contrario, l’intera natura è a nostra disposizione perché possiamo rallegrarcene e servircene”
La filosofia[1] di Edward Bach (1886-1936) è squisitamente collegata a quella che tanti di noi terapeuti propongono ai propri clienti, seguendo le nuove sensibilità che hanno portato sempre più attenzione alla “qualità della vita” e alla “Psicoterapia della Qualità della Vita”.
I Rimedi Floreali che Bach ha donato al mondo, sono uno strumento eccezionale che può facilitare, agevolare, accelerare e accompagnare qualsiasi percorso terapeutico, rendendolo inoltre economicamente meno dispendioso, in quanto più breve. I clienti si sentono inoltre più motivati.
Più di 60 anni di esperienze e studi portati avanti da Bach in principio, e dai suoi collaboratori ed “eredi” in seguito, hanno dimostrato l’efficacia del suo metodo terapeutico, su bambini, adulti, anziani, piante e animali, utilizzo che ha dimostrato l’impossibilità dell’effetto placebo.
I Fiori funzionano in modo molto simile alla psicoterapia: vanno a migliorare aspetti psico-emotivi innanzitutto e poi cognitivo-comportamentali. Sono una cura naturale e a livello fisiologico diversamente dalla medicina, che funziona grazie a meccanismi bio-chimici, i rimedi floreali agiscono sul nostro organismo tramite processi fisici, un po’ come se fossero delle onde sonore che si diffondo attraverso l’acqua contenuta nel nostro corpo, facendo risuonare le “corde” che devono essere armonizzate, per riportarle in armonia, e fare in modo che nelle persone non ci sia dispersione di energia (entropia). In questo modo servono a prevenire le malattie del corpo e quelle della mente.
I fiori vengono utilizzati per alcuni disturbi particolari: per l’ansia, per le fobie, per gli attacchi di panico, per l’insonnia, per i disturbi dell’umore, dipendenze, disturbi del comportamento, alimentari, sessuali, disturbi psicosomatici e somatopsichici, disagio esistenziale e sono molto utili nei momenti di cambiamento e passaggio che tutti noi nella nostra vita viviamo.
Sono molto usati anche in veterinaria e in pediatria. In quest’ambito sempre più pediatri e psicoterapeuti che si occupano di problemi infantili trovano efficacia rispetto all’iperattività, l’irritabilità, la gelosia e la capricciosità, le turbe umorali, l’insonnia e il pavor nutturno, l’attaccamento eccessivo e l’ansia da separazione, la timidezza, la possessività, come aiuto nell’affrontare le tappe evolutive, per le somatizzazioni e le malattie ricorrenti, il rifiuto scolastico. I Rimedi Floreali sono anche ottimi durante l’adolescenza per problemi come il bullismo, la compulsività, i comportamenti a rischio.
Bach (1886-1936) fu prima di tutto un medico, scoprì vari vaccini, si avvicinò all’omeopatia di Hahnemann, e pian piano si rese conto che la medicina occidentale trascurava decisamente le risorse naturali, che invece potevano apportare un aiuto decisivo alla risoluzione di tanti disturbi sia mentali, che fisici. Secondo Bach la malattia non è casuale, ma ha un significato molto importante, che ci deve portare a comprendere che c’è qualcosa che non funziona a livello più profondo. Quindi non va intesa come punizione, ma come uno strumento di apprendimento, un’ottima occasione per migliorare e crescere come persona, e per essere più in armonia con il vero Sé, con la nostra parte genuina e semplice. In realtà la malattia, a volte, serve proprio a fermare la persona e a non perseverare con atteggiamenti mentali e/o comportamenti errati che ci farebbero stare ancora peggio. Quante volte capita di commentare un infarto o un embolia come gli unici mezzi che sono riusciti a “far frenare” personalità troppo attive, ansiose, che non si sanno rilassare.
Non ha importanza come si manifestano i sintomi fisici di una malattia, è la sottostante situazione conflittuale e gli stati d’animo della persona che bisogna “curare”, per far regredire i disturbi fisici spontaneamente.
Tre persone possono infatti avere 3 malattie diverse ma avere una stessa situazione conflittuale, prendendosi cura di questa situazione regrediscono i sintomi delle tre diverse patologie.
Per arrivare ad una guarigione duratura il paziente non può limitarsi ad assumere l’essenza adatta al proprio stato d’animo, ma deve capire su quali modi di vivere o su quali errori comportamentali sia necessario porre attenzione e impegnarsi a superarli. Es: mal di stomaco —-→ ansia. Si cura l’ansia, capendo da dove arriva: insicurezza, paura di fallimento.
Per Bach i Fiori avevano anche un grande ruolo nella prevenzione della malattia.
Ci sono comunque disturbi genetici e patologie che non hanno collegamento con la disarmonia interna, in questi casi i rimedi floreali hanno comunque una loro efficacia, nel rendere la persona più serena e quindi più forte nell’affrontare la vita.
Il terapeuta (che ha una formazione in Floriterapia) attraverso il colloquio si sintonizza sulle emozioni e situazioni emotive attuali del cliente, identificando, senza interpretare, quali sono i bisogni e le difficoltà attuali e in base a questo prescrive il Fiore o i Fiori che possono armonizzare la situazione e accelerare l’aumento del benessere nel cliente.
[1] Secondo Bach l’uomo è un essere dotato di un’anima immortale, il Sé superiore, e di una personalità terrena, costituita da uno stato fisico, uno mentale o psichico, e uno spirituale. Il Sé superiore, che è collegato al cosmo creato da Dio, è a conoscenza del “progetto di vita” dell’individuo, cioè il percorso che ognuno di noi dovrebbe fare per poter crescere come essere umano in modo ideale, secondo le caratteristiche personali, per realizzare se stessi e sviluppare le proprie attitudini.
Fiori di Bach per genitori e bambini
Il mestiere di genitore è uno dei più difficili e delicati e anche uno dei più belli: i genitori hanno il compito di trasformare il bambino in un individuo mentalmente sano, in grado di condurre una vita in armonia, libera dagli “ostacoli” mentali che rendono la vita più difficile. I fiori di Bach possono aiutare in questo obiettivo e i genitori con l’aiuto di un esperto nei casi più difficili e con le proprie forze e competenze nei casi più semplici possono utilizzarli con molta facilità.
Rispetto al “progetto di vita” di cui parlava Bach, un bambino piccolo, che quindi non sa ancora esprimersi, conosce già il cammino che dovrà percorre: ai genitori e agli educatori, spetta il compito di saper riconoscere le predisposizioni e l’indole del bambino, assecondando la sua crescita, senza esercitare un’influenza eccessiva. Secondo Bach e anche secondo tanti psicologi, i bambini che sono sostenuti e lasciati liberi di seguire il loro progetto di vita potranno godere di felicità, equilibrio, armonia e salute. Purtroppo invece ogni deviazione dal nostro progetto di vita (che possono essere dovuti sia a cause esterne, come un’educazione rigida, genitori problematici, o al mancato ascolto della voce interna, quella che Winnicott chiamava Vero Sé), conduce sempre ad un conflitto interno tra il proprio Sé e la personalità dell’individuo. Questo porta di conseguenze paure, insicurezze e tanti altri stati d’animo negativi. (Bach non era uno psicologo!!)
È importante per i genitori capire qual è lo stato d’animo del bambino, aiutarlo essendo disposti a riconoscere gli errori del proprio comportamento, nel modo di rapportarsi al bambino, e a riconsiderare le proprie pretese e aspettative.
Come agiscono
Vengono prodotti in Inghilterra da fiori e gemme di piante, alberi e arbusti spontanei, che crescono in luoghi incontaminati della campagna inglese. Il metodo di estrazione è ancora quello originale.
Si possono somministrare singolarmente o associati. Alcuni sono particolarmente efficaci per superare stati d’animo passeggeri o improvvisi (ad es. Olive), altri invece sono utili nelle situazioni che perdurano nel tempo, che sono espressione di una predisposizione individuale (Gentian per chi ha una visione pessimistica della vita o Larch per chi non ha fiducia in se stesso) o che provengono da fattori esterni.
In questi casi i fiori servono a rinforzare le attitudini positive che ci sono in ognuno di noi.
Sono davvero efficaci?
Le scienze naturali e la medicina non sono riuscite a dimostrare che cosa chimicamente succeda quando si assumono i Fiori, non sono stati trovati dei principi attivi noti. Quello che si suppone è che come con i rimedi omeopatici, siano dei mediatori in grado di trasmettere all’essere umano informazioni non chimiche, in grado di indurre nella psiche i mutamenti necessari. Perché abbiano efficacia non è indispensabile che il paziente creda nelle virtù terapeutiche dei rimedi: neonati, soggetti in stato d’incoscienza, animali e piante possono infatti essere curati con successo grazie ai Fiori di Bach.
Effetti collaterali e interazioni
I Fiori non hanno effetti collaterali e non possono indurre danni.
Non ci sono nemmeno interazioni con altri medicinali, né fitoterapici né farmaci di sintesi. L’unica eccezione è data dai medicinali omeopatici, che curano contemporaneamente condizioni fisiche e psichiche, come i Fiori. In questi casi la somministrazione contemporanea ha poco senso e in ogni casi si può chiedere un parere all’omeopata.